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“La mia è una storia fortunata, ed essendo fortunata non è merito di nessuno se sono diventata come uno spartiacque fra ciò che era la musica da ballo prima e quello che è diventata dopo.”


Sono venuta fuori un giorno di primavera del 1981 quando
Roberto Rangone, uno dei miei due papà, di ritorno dalla Spagna dove era stato per tredici anni, mi portò, ancora in embrione, all’altro papà, Eugenio Del Sarto, sotto forma di idea per una canzone.
Le canzoni, si sa, possono nascere in cinque minuti, cinque mesi o cinque anni.
Io sono nata in cinque giorni.
Mi direte : ma la mamma c’è, chi è, dov’è ?
La mamma è la mia prima casa editrice, l’
Alfrancis Music che stava appena nascendo ed incluse proprio me nel numero delle venti canzoni che ci volevano per costituirla. Poi però mi dovette cedere ad una più grande in modo che io potessi avere l’opportunità di farmi conoscere meglio.

Il primo cantante che mi cantò, oltre ad Al Rangone, fu
Franco Bastelli che allora aveva una orchestra che girava per tutto il Nord Italia. Capitò, in una delle sue serate, a Valenza Po, precisamente in un locale che ora non c’è più (almeno non dove era nato e cresciuto). Si chiamava Valentia.
La guardarobiera del locale gli regalò la musicassetta di Al Rangone e lui, ascoltandola fu colpito proprio da me, da Suona Chitarra. Diventai la sua canzone simbolo e lui si affermò, da allora in poi, come il n° 1 dei cantanti delle orchestre da ballo.

Un altro artista, all'epoca ancora più famoso di Bastelli, era
Enrico Musiani il quale non volle essere da meno. Mi incise e mi cantò tantissimo e diede un’altra grossa al mio successo che, grazie a loro, dilagò fra tutte le orchestre italiane.

E poi:
Nilla Pizzi, Franco Bagutti, Emilio Zilioli, e tanti altri …

Nel giro di qualche anno entrai nel repertorio di tutte le orchestre italiane, grandi e piccole e lì sono rimasta fino ad oggi.

Mi chiederete: chi sono Roberto Rangone ed
Eugenio Del Sarto?

A dire il vero io li conosco bene solo da quando mi hanno scritto ma ho chiesto in giro ed ho saputo che prima di me avevano scritto altre canzoni. Roberto era in Spagna e suonava nei migliori locali ed ogni tanto buttava giù qualcosa mentre Eugenio, quando mi scrisse, aveva al suo attivo già tante canzoni eseguite da grandi artisti francesi, spagnoli, tedeschi e anche qualche italiano.

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